Se ho un credito di 100.000 euro e lo recupero, la mia soddisfazione è limitata perché alla fin fine ho ripreso «il mio». Questo stato d’animo non ricorre quando il credito è illiquido: quanto più ampio è il margine di indeterminatezza e di imprecisione del credito e quanto minori sono l’aspettativa e l’appetito del creditore tanto maggiore sarà la felicità per quel che si ottiene. E con le persone felici si fanno buoni affari (anche con quelle disperate ma il rischio altissimo dovrebbero sconsigliarti).  E se fare affari «non è solo una ricerca di denaro ma è anche una ricerca di distinzione e della conseguente stima di sé» (Galbraith, Storia della economia, BUR, 1994, p. 244). Può essere anche di più se Zeno Cosmi dichiara al suo psicanalista: «Fu il mio commercio che mi guarì».

             Ad una cena sociale il mio amico Livio osservò che tutti sono capaci di «far soldi lavorando dieci ore al giorno mentre il bello è guadagnare lavorando poco». In altri termini bisogna avere idee che massimizzino il profitto, idee alle quali, come ad ogni altro bene, è associato un certo grado di utilità.  Al bravo falegname, per lavorare bene, non possono mancare né il legno né gli arnesi, dalla raspa alla sgorbia, dalla morsa alla trivella, dallo scalpello al succhiello, dal saracco al gattuccio... Gli arnesi di un intellettuale non devono limitarsi alle conoscenze connesse alla sua specializzazione; così prima di dare i consigli che qualche laureato intraprendente sollecita, mi diverto a sottoporlo a dei test (ad esempio, dimmi chi è o che cosa dice o significa: 1) warrant; 2) il dr. Arnheim; 3) l’indice Dow Jones; 4) stagflazione; 5) l’equazione di Fisher; 6) Dasein (Heidegger); 7) Odino...).

             <OMISSIS>

Per il resto vedere il libro “RESTARE O SCAPPARE”

 

                                                                                           SANDRO MERZ

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

                                       (Le fotografie artistiche sono di S. Zerm)                                                                                    

Avvertenza dal Manuale pratico della liquidazione del danno. Quarta edizione, 2006

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SANDRO MERZ